08/07/2016
Cosa dicono di noi
"Ieri ho passato una giornata a Capo Milazzo, alla Colonia estiva di Gigliopoli …
Ho visto sessanta bambini … liberi di scegliere.
Non ho percepito tensioni, non ho visto liti né “capricci”.
Non ho sentito urla loro né degli adulti.
Ho visto sessanta bambini … liberi di scegliere.
Li ho visti muoversi in piccoli gruppi, correre, giocare, cooperare, dipingere, scambiarsi shiatsu, mangiare, parlare seduti all’ombra degli ulivi.
Ho osservato Clelia, una di questi bambini liberi di scegliere,
era seduta a terra, di fronte a me, in cerchio, durante il rito della piccola campana tibetana da suonare a turno, prima di scambiarsi shiatsu. Ho visto una formica camminarle sulla gamba e ho visto Clelia notarla e muovere la mano per prenderla, proprio mentre arrivava il suo turno di suonare la campana. Sono rimasto incantato nel vedere come ha distolto l’attenzione dalla formica lasciandola camminare sulla sua gamba e dedicarsi a compiere la sua parte nel rito: battere due volte la piccola mazza sulla campana, attendere che le vibrazioni del suono si spegnessero e poi passare la campana alla sua compagna.
Finito il suo compito, ho visto con quale profonda naturalezza ha avvicinato la piccola mano destra, socchiusa a forma di coppa, alla sua gamba, mentre con l’indice della mano sinistra spingeva delicatamente la formica perché ci cadesse dentro.
Poi, con un movimento lento e silenzioso l’ho vista adagiare la mano a terra e lasciare la formica scendere e riprendere il suo andare. Pace.
Ieri ho visto sessanta bambini … liberi di scegliere, vivere in pace.
Ho provato ad immaginare me …libero di scegliere,
in mezzo ad altri esseri umani liberi di scegliere.
Allora ho avuto l’impressione che un sorriso … “costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multi rugoso” … per alcuni attimi, mi si disegnasse in volto". (Gianni Sorte)